PERCHE' LA CANAPA?

COSTRUIRE NATURALE PER UN BENESSERE TOTALE

In che modo un prodotto bioedile può garantire un benessere totale?

Per bioedilizia (green building o bioarchitettura) si intende la realizzazione di edifici in grado di limitare gli impatti nell’ambiente (ecologia), garantendo il risparmio di risorse e la minima produzione di inquinamento in tutte le fasi del ciclo di vita (sostenibilità).

Un prodotto bioedile è necessariamente realizzato con materiali che non presentino rischi per la persona.

La gamma EDILCANAPA racchiude tutto questo, identificandosi come prodotti per bioedilizia di eccellenza, in grado di garantire l’ambiente indoor sano e confortevole e allo stesso tempo di migliorare l’ambiente esterno, contribuendo al sostenimento globale tramite risparmio energetico e biodegradabilità.

Caratteristiche ecosostenibili della Canapa

I prodotti EDILCANAPA sono naturali al 100% e tutti gli additivi utilizzati sono di origine vegetale o naturale e sono realizzati con bassissimo impiego energetico ed idrico, biodegradabili e riutilizzabili al 100%.

Ciò che rende il prodotto Edilcanapa un prodotto ecosostenibile è innanzitutto il ciclo di vita della canapa, che rappresenta una percentuale importante del conglomerato.

La CANAPA SATIVA è una pianta che:

  • non contiene THC, quindi la sua coltivazione è pienamente legale
  • viene coltivata senza l’uso di pesticidi
  • ha un consumo idrico molto basso
  • è una pianta resistente che si adatta a diversi microclimi
  • è veloce nella crescita e permette la piantumazione anche più volte l’anno
  • ha un’elevata resa in termini di massa vegetale
  • pulisce e ri-mineralizza il terreno, preparandolo ad altre colture
  • assorbe CO2 dall’atmosfera in quantità così elevate da compensare le emissioni prodotte dagli altri componenti presenti nel conglomerato (calce) e portare il bilancio delle emissioni in negativo (carbon-negative).

BENESSERE ABITATIVO AL PRIMO POSTO

È ormai ben noto che molti dei malesseri del nostro secolo siano causati dall’inquinamento ambientale. Sempre più elevata è, infatti, l’attenzione verso l’aria che respiriamo e che per il 90% della giornata è quella degli ambienti chiusi. Con “inquinamento indoor” si intende la scarsa qualità dell’aria interna, ovvero quella che si respira nelle proprie abitazioni, comunità, uffici, edifici pubblici e nei luoghi di lavoro.

Ricerche scientifiche hanno dimostrato una forte correlazione fra esposizione in ambiente indoor inquinato e alcuni tipi di cancro, allergie ed infezioni, motivo per cui l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) ha riconosciuto ufficialmente la “Sindrome da edificio malato” (SBS – Sick Building Syndrome), definendo così una serie di sintomi legati alla presenza prolungata in edifici ”malati” ovvero caratterizzati da ventilazione inadeguata, umidità, presenza di muffe, materiali da costruzione con inquinanti chimici, arredi e metodi di pulizia contenenti forti agenti irritanti (es. radon, amianto, ossidi di zolfo e azoto).

In conclusione, nella pressoché totalità dei casi l’ambiente interno è sempre più inquinato rispetto a quello esterno, perché preleva aria già contaminata dall’esterno che viene sommata agli ulteriori elementi nocivi presenti.

I prodotti edilcanapa

  • non rilasciano alcuna sostanza nociva
  • sono naturali al 100%
  • sono antisettici e traspiranti
  • evitano la formazione di condense, muffe, funghi e batteri
  • contribuiscono a rendere l’aria più sana e respirabile

L’IMPORTANZA DEL PRODOTTO NATURALE

Gli operatori del settore sono ormai consapevoli della necessità di garantire il benessere interno delle abitazioni e la salubrità dell’aria che vi si respira. Per questo progettano spazi utilizzando materiali 100% naturali. Una fibra di origine vegetale può assicurare traspirabilità e salubrità, comfort termico e risparmio energetico, caratteristiche indispensabili nell’edilizia.

La scelta della fibra di canapa, per la realizzazione dei prodotti Edilcanapa non è stata casuale. Le analisi biologiche della Canapa Sativa evidenziano che il canapulo (o legno di canapa) ricavato dallo stelo della pianta essiccata, avendo una struttura molecolare ad alveare, è perfettamente traspirante, ha un elevato potere termico, è allo stesso tempo duttile e durevole, grazie al contenuto di silice nella fibra.

Ingrandimento 400x della struttura del canapulo (ISMAC - Dott.ssa A. Patrucco)
Cava di calce

Queste caratteristiche intrinseche della fibra permettono ai prodotti in canapa di essere:

  • ottimi isolanti termici ed acustici
  • traspirabili e quindi deumidificanti ed antimuffa
  • antisettici e anti-roditori
  • ideali per la costruzione in zone sismiche.

Il legno di canapa rappresenta dunque il corpo inerte del conglomerato al quale è stata abbinata, come legante, la CALCE che con le sue specifiche caratteristiche organolettiche, sposate a quelle del canapulo, danno vita ad un materiale in grado di amalgamarsi perfettamente ed amplificare ogni elemento caratterizzante riportandolo nel prodotto edilizio.

La calce funge, dunque, da legante e da indurente, rende il prodotto antisettico e non aggredibile da roditori ed insetti, ignifugo e resistente. Il processo di mineralizzazione che avviene aggiungendo acqua al composito di canapa e calce renderà, ad essiccazione completata, il prodotto estremamente resistente ma al contempo leggero e duttile.

Il D.Lgs 192/2005 e successive modifiche all’art. 4bis tratta la materia degli “Edifici ad energia quasi zero”. Al comma 1 viene indicato che tutti gli edifici di nuova costruzione devono essere realizzati con la modalità NZEB (a energia quasi zero). La disposizione è vigente dal 31 Dicembre 2018 per gli edifici pubblici (le scuole e gli edifici scolastici sono espressamente inclusi) e dal 1 Gennaio 2021 per tutti gli edifici di nuova costruzione.

PIÙ RISPARMIO ENERGETICO, PIÙ FUTURO

A livello mondiale la richiesta di bioedilizia raddoppia ogni 3 anni. Le tendenze statistiche vedono il 60% dei progetti edilizi orientati verso la sostenibilità.

Tutti gli edifici stanno subendo una trasformazione orientata all’efficientamento energetico, considerato il fatto che il consumo di energia nell’edilizia residenziale rappresenta il 30% dei consumi energetici nazionali, ed il 25% delle emissioni totali nazionali di CO2, causa principale dell’effetto serra e dell’innalzamento delle temperature del globo terrestre.

Per questo motivo dal 2021 si potranno costruire solo edifici con elevate prestazioni energetiche.

Un immobile con una prestazione energetica molto alta è caratterizzato da isolanti, infissi ad alte prestazioni ed impianti ad alto rendimento. L’energia necessaria per raggiungere uno stato di comfort è molto bassa, quella rimanente viene coperta in misura significativa
da fonti rinnovabili presenti all’interno del confine dell’immobile (Edificio ad Energia quasi Zero). I consumi tradizionali di un edificio residenziale sono quelli dovuti al riscaldamento (in inverno), al raffrescamento (in estate), alla produzione di acqua calda sanitaria e l’energia elettrica necessaria al funzionamento degli elettrodomestici e della illuminazione.

I principali aspetti da valutare in un edificio passivo (NZEB), ad alto risparmio energetico, sia in fase di costruzione che in fase di ristrutturazione sono l’involucro, la produzione di energia rinnovabile e gli impianti.

L’attenzione deve concentrarsi sull’involucro che rappresenta la pelle esterna dell’edificio, composto da parti opache (murature e struttura) e da parti trasparenti (finestre) da cui è permesso il passaggio di aria e luce. L’involucro deve regolare il passaggio del calore, dell’umidità, della ventilazione e della luce.